0064 – Ghiacciaio di Belvedere (Alpi Occidentali, Monte Rosa, Italia). Il ghiacciaio è, assieme a quello del Miage (Monte Bianco), l’unico italiano del tipo himalayano, cioè vallivo e completamente coperto di detriti nella sua espansione terminale (debris covered glacier). E’ apparato assai dinamico per effetto della forte inclinazione del bacino di accumulo e, soprattutto, della grande differenza tra quota massima e minima (di poco inferiore ai 2000 m), ricevendo trasferimento di massa a partire dai 3769 m del Colle Signal e spegnendosi nei detriti a circa 1800 m. Va detto che sino al 1997 riceveva anche l’importante contributo del Ghiacciaio del Monte Rosa, la cui quota massima si pone oltre i 4500 m. Nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI, ma anche negli elenchi precedenti, tali continuità vengono negate e al ghiacciaio viene assegnata una quota massima di poco superiore ai 2500 m, cosa poco comprensibile vista la realtà fisica. Dopo una breve avanzata negli Anni Novanta il ghiacciaio mostra un improvviso rigonfiamento della lingua nel periodo 2000-2003, le cui cause effettive non trovano accordo tra gli studiosi, e accoglie il famoso lago Effimero, che riceve grande attenzione dai media anche per un, a posteriori, improvvido intervento di protezione civile. Sono passati vent’anni e il ghiacciaio ha ripreso a contrarsi: l’emergenza attuale è il fortissimo rimaneggiamento in atto degli argini morenici, con conseguenze in tema di accesso turistico e sicurezza. Nella foto in oggetto si nota una clamorosa onda cinematica, non descritta in letteratura (alla destra del manufatto).
(Seconda metà Anni Cinquanta, autore ignoto)