0190 – Ghiacciai della Lobbia e dell’Adamello (effluenza Mandrone), Adamello, Alpi Centrali, Italia. Ripresa aerea del massiccio tonalitico dell’Adamello-Lobbia. Il Ghiacciaio dell’Adamello è stato solo tardivamente riconosciuto come il più esteso delle Alpi Italiane: pur descritto unitario anche in numerosi contributi di un lontano passato (J. Payer, Merciai, De Gasperi ecc.), nel XX Secolo diviene oggetto di una suddivisione in 6 sub-unità distinte. Nel 1992, in Ghiacciai in Lombardia, si motiva invece l’unitarietà, suffragata da studi compiuti tra il 1991 e il 1995 dal Servizio Glaciologico Lombardo e dalla Commissione Glaciologica della SAT di Trento al Passo di Adamè: qui si ottiene il profilo del fondo roccioso, dimostrando il trasferimento di massa dal Pian di Neve al Ghiacciaio del Mandrone. Il Ghiacciaio dell’Adamello (18 km²) diviene così (è sempre stato) il più grande delle Alpi Italiane, sottraendo il primato a quello dei Forni (14 km²). Viene associato alla tipologia/forma ghiacciaio di altipiano con lingue radiali (ghiacciaio scandinavo) e le 6 colate di sbocco a valle divengono effluenze. In questa immagine aerea del 1934 l’apparato appare in ottima salute: compatto ed esteso innevamento stagionale, fronte dell’Effluenza Mandrone attiva e di grande spessore. A giorni nostri, la lingua del Mandrone è sede di fenomeni dissolutivi. Si vedano anche: l’articolo Il più grande (sezione Letteratura in questo sito), e i numerosi, moderni contributi disponibili nel web.
10 luglio 1934, Walter Mittelholzer (ETH Bibliothek Zürich, Bildarchive – cod. Ans_09026) LBS_MH05-50-29).