0140 – Ghiacciaio di Lasa (Vedretta di Lasa), Alpi Centrali, Ortles-Cevedale, Italia. Adagiato su un largo pianoro sospeso contornato da vette discretamente elevate (Cima Vertana, 3545 m, Angelo Grande, 3520 m), questo bellissimo e appartato ghiacciaio costituisce la testata della Valle di Lasa, tributaria della altoatesina Val Venosta. Nella PEG presentava una lingua valliva che raggiungeva i 1800 m circa di quota minima, sormontata da una caratteristica seraccata formata da due tratti sovrapposti collegati da una spettacolare cascata di blocchi in continuo movimento. Questa perduta struttura, che ai tempi era curiosamente denominata a sé (Ghiacciaio dell’Angelo), nella foto del 1934 è ancora parzialmente visibile. Nella sede dell’antica lingua valliva è rimasta una morena laterale sinistra dalle caratteristiche non comuni: denominata sandrucken, in italiano schienale di sabbia, ha un profilo regolarissimo, geometrico, un versante interno quasi verticale e, soprattutto, è lunga più di 700 metri. Nell’alto bacino di accumulo, posto tra i 3000 e i 3200 m di quota, emerge un gigantesco nunatak (Cima dei Camosci, 3320 m), la cui progressiva emersione ha isolato una porzione orientale, ormai autonoma. Le caratteristiche descritte fanno della Vedretta di Lasa, e dei segni sul terreno della sua storia recente, uno degli ambiti glaciali e proglaciali più interessanti delle Alpi italiane.
26 ottobre 1934, Walter Mittelholzer, (ETH Bibliothek Zürich, Bildarchive – cod. LBS_MH05-57-31).